Un esempio di giornalismo di pessima qualità generosamente offerto dal CorrierEconomia
 

Il "Dossier Private Banking" del supplemento CorrierEconomia del Corriere della Sera del 29 aprile 2002 (pp. 14-22) è un esempio di giornalismo che difficilmente potrebbe essere più scadente.

Cosa contengono infatti gli articoli firmati da Giuditta Marvelli, Cristina Conti, Marco Sabella e Maria Teresa Cometto, Renato Gentilini e Paolo Manazza? Unicamente dichiarazioni altisonanti di dirigenti o portavoce delle società citate, condite con frasi celebrative.

Nulla di ciò che dicono viene messo in discussione e men che mai viene sottoposto a verifica ciò che affermano e ciò che promettono. Ovviamente anche la titolazione è degna di un prospetto pubblicitario (e comunque i testi degli articoli non sono da meno):

"Capitali in poltronissima",
"Come avere una banca in esclusiva",
"Anche la finanza ha la sua griffe",
"Metti in portafoglio case da sogno",
"Quel patrimonio è un vero capolavoro", ecc.

Parte integrante del servizio sono 30 schede di società del risparmio gestito (Albertini Syz & C., Kairos, Deutsche Bank, San Paolo Imi, Banca Fideuram, Azimut ecc.) con foto di un loro responsabile e una dichiarazione promozionale, ovviamente riportata pedissequamente dai giornalisti del CorrierEconomia.
Se questo è giornalismo...

Detto ciò, non stona certo, e anzi s'intona perfettamente, che la pagina 13 (il "dossier" inizia la pagina seguente) sia interamente occupata dalla pubblicità a colori del "puro private banking" del San Paolo Imi.