malus malusAdriano Bonafede,
Malus malus. Processo alle assicurazioni,
Laterza, 2004, p. 158, € 10


Tratta più approfonditamente il ramo danni, e in particolare la Responsabilità Civile (RC) per le auto, ma soprattutto i legami fra assicurazioni e politica. Cito un passo: «...la classe politica [...] si è sempre dimostrata culturalmente succube delle compagnie. Le quali invece brillano nella capacità di ottenere favori dal potere politico, piuttosto che nella normale gestione di impresa, dove invece fanno acqua» (p. 100).

Non specificamente dedicato alla previdenza privata, anche col ramo vita va però giù abbastanza pesante, dicendo le cose come stanno, come quando scrive: «Il successo [negli anni passati] delle polizze rivalutabili si deve soprattutto alla campagna di stampa portata sapientemente avanti dalla compagnie in tutte le sedi possibili e nel corso di vari anni per convincere gli italiani che avevano assolutamente bisogno di ‘una pensione di scorta’» (p. 33)

Oppure anche: «Tra le garanzie aggiuntive che hanno le polizze vita rispetto agli altri prodotti finanziari, a ben vedere ce n’è soltanto una veramente valida: la possibilità di trasmettere un gruzzolo a qualcuno al di fuori dell’eredità di legge. Chi ha un’amante o altre situazioni particolari la valuti bene. Ma gli altri?» (p. 140)

Ecco poi un passo critico sul sistema a capitalizzazione, ora tanto decantato «...si vuole soltanto rimettere le cose a posto, dopo le distorsioni della realtà operata da una certa pubblicistica animata soprattutto dagli appetiti delle compagnie di assicurazione e in parte dalla Confindustria...». Non so se l'autore concorda, ma leggendo Confindustria a me viene in mente l'infatuazione sfrenata del Sole 24 Ore per la previdenza privata, più volte documentata coi miei interventi.