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Concordato Parmalat: proposta indecente, ma rifiutarla sarebbe peggio
Il marchio della nota azienda produttrice di latte e derivati
08/07/2005 - 15:46

Movimento Difesa del Cittadino e Movimento Consumatori invitano i risparmiatori ad astenersi dal voto per non impedire il Concordato. La liquidazione sarebbe una soluzione ancora pi negativa. Confconsumatori si schiera per il voto contrario.

Come già accaduto per l'Argentina, anche per la Parmalat si prospetta una scelta drammatica per i risparmiatori in possesso delle obbligazioni del gruppo di Parma: accettare il concordato proposto dal commissario Enrico Bondi, cioè ottenere azioni (e qualche warrant) della Nuova Parmalat in cambio delle obbligazioni, oppure la liquidazione della società Lo sostengono Movimento Difesa del Cittadino e Movimento Consumatori che precisano: "Purtroppo per molti la perdita sarà pi pesante che per l'Argentina, dove è stato possibile recuperare fino a quasi il 40% del valore nominale dei titoli per chi ha richiesto in tempo le obbligazioni Par".

Infatti, spiegano le associazioni: "Nel caso pi infelice delle tre emissioni quotate in Italia non si andrà oltre un recupero stimabile fra il 9% e il 15%, a parte i warrant. Davvero una "proposta indecente", quella del Commissario Bondi, al quale pure va riconosciuto di aver lavorato bene per salvare il Gruppo. Ma non va rifiutata, perché l'alternativa è la liquidazione, con procedure molto pi lunghe, meno trasparenti e con preclusione di possibili, vantaggiose offerte pubbliche di acquisto, le cosiddette Opa, per le azioni della nuova società .

Parere concorde di tutti gli esperti che Movimento Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino hanno consultato, tra cui un ruolo importante ha avuto Beppe Scienza "uno dei pochi a dare consigli giusti nel disastroso caso Argentina", è che per gli obbligazionisti il concordato sia la soluzione meno negativa, anche se pesantissima.

Poichè la legge prevede il silenzio assenso, MDC e MC affermano: "E' praticamente certo che il concordato passerà ai risparmiatori resta la possibilità di esprimere il loro dissenso: non aderire, ma non esprimere voto contrario. In tal modo il concordato comunque sarà approvato, ma una massiccia astensione dei risparmiatori costituirà una indubbia manifestazione di protesta sullo scandalo Parmalat. Quello che sarebbe pi dannoso di tutto e per tutti, risparmiatori-lavoratori-Paese, sarebbe proprio la liquidazione del Gruppo" [...]